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Cas cliniques


Dott. Philippe

COLIN

Montpellier - Francia


M. Fabio

LEVRATTO

Laboratorio a Monaco

Implant Axiom® BL, Bone Level e pilastro inLink®: interesse nell’ambito di una riabilitazione estesa

Paziente di 53 anni in buona salute. Consulto a seguito della mobilità dei denti residui. Richiesta funzionale ed estetica. Non vuole una protesi mobile. Parodontite cronica severa progressiva in un contesto protesico forte su un terreno geneticamente predisposto senza fattore di rischio degno di nota. Trattamento multidisciplinare proposto.

1- Situazione alla prima consultazione: Perdita della dimensione verticale posteriore e assenza di contatto anteriore per interposizione linguale e protrusione.

2- Panoramica pre-operatoria.

3- Wax-up risultante dall’analisi estetica.

4- Inserimento di un ponte provvisorio al momento dell’avulsione dei denti irrecuperabili. Tale ponte consente di rispettare i tempi di cicatrizzazione degli innesti sottosinusali, quindi di quelli di ottenimento dell’osteo-integrazione. Poggia su 17, 13, 11, 21 e 23. Eccetto il 17, saranno estratti al momento della messa in carico.

5- Implant Axiom® BL, Bone Level/PX in posizione settore II. I blocchi corticali sono visibili 6 mesi dopo l’innesto.

6- Viti di cicatrizzazione settore II.

7- Viti di cicatrizzazione 4 mesi dopo il loro inserimento.

8- Stato dei tessuti molli al deposito delle viti settore II, subito prima dell’inserimento dei pilastri inLink®.

9- Sono stati scelti cilindri provvisori angolati a 25° per orientare in palatino i canali di accesso al blocco. Sarà progettato un nuovo ponte provvisorio che costituirà il prototipo della protesi finale.

10- Sporgenza palatina dei canali di accesso ai blocchi settore II. Sul 26, l’angolazione non è sufficiente per una sporgenza totalmente palatina e sarà pertanto scelta una sporgenza destra occlusale per la protesi finale.

11 – Pilier inLink® anteriore e gestione degli alveoli di estrazione degli incisivi e dei canini.

12- Secondo ponte provvisorio su pilastro inLink®.

13- Intradosso del ponte in resina. I blocchi inLink® blu di prova sono ancora in posizione.

14- Transfert dell’impronta in posizione. Sono stati scelti pilastri inLink® di piattaforma 4,8 mm in posteriore e di 4 mm per 12 e 22. I transfert saranno fissati saldamente prima dell’impronta con un polietere.

15- Modello di lavoro con gli analoghi. Il posizionamento del ponte provvisorio su questo modello ha permesso di convalidare ma anche di registrare i profili delle sporgenze, i contorni vestibolari e palatini e di effettuare il montaggio su articolatore.

16- Wax ricavato dalle chiavi in silicone del ponte provvisorio. Inoltre, è solo una volta fissato il posizionamento del bordo libero degli incisivi e definito il piano estetico frontale che il protesista può esprimersi.

17 – Progettazione CAD dell’armatura Simeda®: i canali di avvitamento in giallo e l’asse implantare in blu mostrano l’angolazione dei canali di avvitamento

18 – Ponte full Zircone Simeda® . I canali di accesso ai blocchi sono orientati in palatino con un’angolazione di 25°, eccetto su 12, 22 e 26.r.

19- Vista occlusale dei pilastri inLink® prima dell’inserimento del ponte.

20 – Ponte definitivo. Solo le facce vestibolari sono smaltate. Le facce palatine e occlusali sono in full Zircone. Tale ponte costituisce la replica quasi esatta del wax provvisorio.

21- Radiografia panoramica a fine trattamento. I retro-alveolari confermano la stabilità dell’osso a livello del collo implantare.

22- Sorriso della nostra paziente al termine del trattamento, durato complessivamente 2 anni.

Conclusion

Questo trattamento multidisciplinare ha richiesto una stretta collaborazione tra dentista e protesista. Le costanti innovazioni dell’industria semplificano alcune tappe offrendoci soluzioni affidabili. Qui, la realizzazione della connessione a piatto inLink® associata a canali di accesso angolati al blocco di fissaggio consente di spostare i fori sulle facce palatine, all’esterno delle zone occlusali funzionali. Si tratta di un effettivo progresso clinico dato che la traiettoria implantare è vestibolata.

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